Dalla versione solo per mobile ai layout responsive, un sito visibile sugli smartphone non è più accessorio ma standard.
In questi mesi c’è uno spot che passa in TV nel quale si vedono persone di ogni professione, età e sesso girare per la città con gli occhi fissi sul proprio smartphone. Sarà capitato anche a voi di fermarvi ad osservare la gente che vi passa accanto, lo smartphone sempre nella mano, lo scroll compulsivo. Confesso che non mi piace molto questo andazzo ma dobbiamo vivere nella realtà e la realtà ci dice che lo smartphone è oramai parte integrante della nostra quotidianità.
I siti, nel corso del tempo si sono adattati a questa nuova tendenza e, attraverso diverse modalità, sono oramai capaci di riconoscere con quale device vengono visitati e restituire la versione più accessibile.
Con lo sviluppo di device con schermi sempre più ampi è cambiato però il modo di intendere un sito web per smartphone. Qualche anno fa, con schermi che non superavano i 4 pollici, si cercava di mostrare all’utente solo le informazioni essenziali ricorrendo spesso alla gloriosa libreria JQuery Mobile e costruendo dei veri e propri mini siti autonomi rispetto al sito principale.
Oggi le cose sono notevolmente cambiate e la visualizzazione da smartphone deve mantenere una sua qualità grafica, permettendo all’utente di fruire di un sito completo e non semplificato.
Le statistiche oramai sono impietose. Oltre il 60% delle visite provengono da dispositivi mobili ed è veramente un cambio epocale per tutti. Per i grafici “costretti” a capovolgere il loro piano di lavoro partendo dal layout mobile ed arrivando poi a quello per desktop (esattamente il contrario di quanto si faceva solo pochi anni fa). Anche per chi scrive contenuti la situazione è fortemente cambiata. Il dono della sintesi non è mai stato così prezioso come in questi ultimi tempi.